lunedì 29 ottobre 2012

Autori: Greg Staples



Greg Staples è un illustratore e fumettista inglese, ospite d’onore di Lucca Comics and Games 2012, dove le sue opere saranno esposte in una mostra monografica.
Come illustratore ha lavorato molto (e continua tuttora) per la Wizard of the Coast, soprattutto per il gioco di carte collezionabili Magic: the Gathering, ma anche per il gioco di ruolo di Dungeons&Dragons. Come fumettista invece ha lavorato per la rivista a fumetti 2000AD, dove ha disegnato il Giudice Dredd. Non contento, il signor Staples ha lavorato anche come concept artist per videogiochi, video musicali e film (come Solomon Kane o Doomsday).
Personalmente di Greg Staples adoro soprattutto lo stile di pittura, sia con mezzi tradizionali che digitali: davvero molto evocativo!
Per chi fosse interessato Greg Staples ha un sito ufficiale.
Vi lascio con una piccola raccolta delle sue opere.

Dredd vs Death, © degli aventi diritto

Serra Angel, © Wizard of the Coast
 L'Angelo di Serra di Magic: the Gathering, 
nella sua versione più recente illustrata appunto da Mr Staples. 

© Double Fine Production
Artwork per il mitico videogame di Brutal Legend.


Hell's Caretaker, © Wizard of the Coast
Altra illustrazione per Magic: the Gathering. 
Greg Staples da decisamente il meglio di se con i soggetti dark!

Diabolic Tutor, © Wizard of the Coast
Illustrazione per un'altra famosa carta di Magic: the Gathering.

Isperia the Inscrutable, © Wizard of the Coast
Un'altra illustrazione per Magic: the Gathering.  
Questa credo sia la prima illustrazione che io abbia mai visto di Greg Staples, e ancora oggi mi affascina tremendamente. Che atmosfera!

Alla prossima!

sabato 20 ottobre 2012

Autori: Wayne Reynolds


Wayne Todd Reynolds, in arte WAR, è un illustratore inglese conosciuto soprattutto per le sue opere pubblicate dalla Wyzard of the Coast, sia per il gioco di carte collezionabili Magic: the Gathering che per il gioco di ruolo Dungeons&Dragons (D&D). Sue sono infatti le copertine dei manuali dell’ambientazione di Eberron dedicate alla terza e alla quarta edizione di D&D, così come quelle dei manuali base della quarta edizione e dell'ultima versione dell'ambientazione di Dark Sun. Inoltre per la Paizo ha dipinto tutte le copertine per i manuali del gioco di ruolo Pathfinder, di cui ha realizzato anche i personaggi iconici.
Lo stile di Wayne Reynolds è molto riconoscibile, caratterizzato da una certa stilizzazione (soprattutto dei volti) e da un grande dinamismo, ed è incredibile la sua abilità nel guidare lo sguardo dello spettatore nelle sue opere grazie all'uso sapiente delle linee “nascoste” nell’illustrazione. Poi in un periodo in cui sempre più illustrazioni vengono realizzate con la pittura digitale, fa piacere scoprire che Reynolds utilizza sempre rigorosamente i colori acrilici per le sue opere, anche se è quasi difficile crederlo vista la quantità (e la qualità!) incredibile di dettagli con cui le farcisce.
Per chi non lo sapesse Wayne Reynolds sarà ospite di Lucca Comics and Games 2012, dove terrà anche un paio di laboratori di illustrazione a cui è possibile iscriversi (se siete interessati andate QUI per prenotarvi).
Chi volesse vedere alcune sue opere può visitare il suo sito ufficiale, o può iscriversi alla sua pagina di Facebook. Inoltre prossimamente è prevista l’uscita di un Artbook pubblicato dalla Paizo, chiamato Visions of WAR, anche se purtroppo la sua data di pubblicazione è stata più volte rimandata
Ecco alcuni esempi del suo lavoro.

© Wizard of the Coast
Dal manuale di D&D "Il Pugno e la Spada". E' con immagini ad inchiostro 
come questa che ho iniziato a conoscere e ad amare lo stile di Wayne Reynolds!

© Paizo Publishing
 Copertina della scatola introduttiva di Pathfinder

© Green Ronin Publishing
Copertina di Denizens of Freeport


© Wizard of the Coast
Blood Reckoning, una delle tante carte realizzare per Magic: the Gathering


© Paizo Publishing
Alain il cavaliere, personaggio iconico di Pathfinder  

 © Osprey Publishing
Immagine a tema storico per un volume della Osprey Publishing, 
editore inglese specializzato in pubblicazioni di storia militare


Una carta Magic che mi sono fatto autografare 
da Mr Reynolds durante Lucca Comics and Games 2011. 
"È mio, tutto mio. Il mio... tesssorooo!"

Alla prossima!

martedì 16 ottobre 2012

Monster Redrawn: Gorbel

Sin da quando ho imparato a tenere in mano una matita mi è sempre piaciuto disegnare, e già da allora quello che mi piaceva di più era la possibilità di mostrare qualcosa che non esisteva nella realtà ma solo nella mia testa. Ed il bello è che quando disegni dalla matita non esce esattamente quello che ti eri immaginato, ma qualcosa di simile e allo stesso tempo leggermente diverso. Ad ogni tratto di matita è infatti l’idea stessa nella tua mente che cambia e si trasforma, si adatta a quello che stai tracciando sul foglio ed evolve in qualcosa di nuovo, spesso più vivo di quanto non avessi pensato all’inizio. Il risultato finale è un miscuglio tra l’idea originale e il tuo bagaglio di conoscenze, cioè dalle tue tecniche grafiche e dai tuoi gusti ed esperienze personali.
Quindi, facendo un passo indietro, l’illustrazione ha la formidabile capacità di mostrare qualcosa che nella realtà non esiste e di trasmettere il concetto con grande immediatezza: proprio l’ideale per far capire come sono fatte le creature che abitano i mondi immaginari.
E allora oggi parliamo di un interessante mostriciattolo di Dungeons&Dragons, poco apprezzato e sfruttato perché considerato tra i più brutti mai inventati: il Gorbel!
La descrizione dice che il gorbel è un mostriciattolo sferico, dotato di sei appendici retrattili su cui si trovano altrettanti occhi. Questa creatura scorrazza per le grotte e i sotterranei camminando su due zampe, con cui si attacca alle spalle delle sue prede conficcando i suoi artigli nella carne.

© Wizard of the Coast 

Questa credo sia la prima immagine in cui è apparso il Gorbel, se non sbaglio contenuta nel Fiend Folio dell’81 (non so chi sia l’autore). In realtà secondo me l’immagine non è brutta, soprattutto se paragonata alle altre illustrazioni ad inchiostro del tempo: l’uomo è disegnato ed inchiostrato abbastanza bene e il contrasto tra il suo volto spaventato e lo sguardo vuoto dell’essere ha una sua efficacia. Il problema è la totale assenza di elementi anatomici verosimili nel gorbel, che rende il suo aspetto assurdo. 

© Wizard of the Coast 

Questa versione appare in una successiva riedizione del Fiend Folio del ’92, e l’illustrazione è opera di Thomas Baxa. L’immagine ha una qualità certamente migliore ed è più fedele alla descrizione (si vedono tutte e sei le appendici oculari), ma mantiene ancora un aspetto troppo inverosimile.
Ho provato così a fare una mia versione del gorbel, cercando di dargli un’anatomia che potesse sembrare più verosimile. L’unica libertà che mi sono preso dalla descrizione originale riguarda la bocca, che ho preferito fare grande e irta di denti per renderlo più minaccioso e togliergli quell’aria da sfattone.



Alla prossima!